Monday, February 25, 2013

Gonzo comedy.


Ho sognato il futuro del cinema italiano. E la sua salvezza.
La commedia italiana degli anni '60 / '70 che incontra il gonzo movie.

Sono a letto. In effetti come i felini credo di essere una creatura che passi quasi l'80 per cento della sua esistenza a letto. Con una sostanziale differenza. A letto non dormo.
La maggior parte del tempo scrivo, leggo, ascolto musica, ma soprattutto, ed è questa la fonte di gran parte della mia ispirazione, sogno.
E non sogno cose che rimangono mezzo di analisi psichiatrica, ma cose che poi riciclo nella vita reale.
E chiudo il cerchio con le teorie junghiane che sostengono che il sogno non è mera ombra dell'esperienza cosciente, bensì parte integrante della realtà intera. È come prendere atto che la dimensione del sonno sia effettivamente un'altro mondo legato al nostro.
In questo caso il sogno non è più semplicemente dipendente dalla realtà e influenzato da essa, ma viceversa funzione stessa di sorgente di vita.
Un pò come in "Nightmare" di Wes Craven direi.
Ad ogni modo, nel sogno che ho fatto sono a letto, mattina presto, e mia moglie si alza per vestirsi, contro voglia, per andare a guadagnarsi la pagnotta a lavoro.
Tra il sonno e la veglia, mezzo rincoglionito, prendo il computer portatile e apro a caso su uno dei miei siti porno preferiti.
Becco tra le varie scenette una pornomodella che assomiglia parecchio a mia moglie.
Non, non ci somiglia affatto: è lei! La riconosco mentre gira dei "Gonzo Movie".
I gonzo movie sono dei film porno, ma senza trama, senza storia. Li preferisco perchè vanno subito al sodo. Chi è del resto ormai il coglione che si guarda un film porno per la trama? Credo nemmeno i militari e i vecchi che andavano nei cinema a luci rosse fino ai primi anni '90.
Domanda: "Scusa guarda qua un attimo, che cazzo vuol dire questo?"
Risposta: "Ciccio, cosa credi, guarda che mica sono tutti dei principini come te che si alzano alle due e non fanno un cazzo dalla mattina alla sera, bella la vita eh? Come credi che uno se la guadagni la pagnotta al giorno d'oggi, lavorando in ufficio? La vita è dura, e ormai bisogna arrotondare come capita, ringrazia piuttosto che hai una bella mogliettina volenterosa…"
La frase non finisce perchè prendo la cinghia di cuoio e inizio a fustigare mia moglie fino a farla sanguinare. Tra le lacrime e una strana voglia catartica di ridere.
Il mio ragionamento è, facciamo una bella cosa, adesso ti faccio sanguinare di cinghiate, dopo ti porto io a battere e a farti da pappone (o procuratore), così giustifichiamo in completezza l'ideona di arrotondare lo stipendio.
Il sogno finisce così, e mi sveglio di buon umore. Mi ricorda tanto quello che era il cinema di una volta.
Mi ricorda "Il Comune Senso del Pudore", piccolo capolavoro del 1976 con Alberto Sordi.
Profetizzo pertanto la svolta del cinema italiano con un ritorno agli anni d'oro, ma intercalato di scene gonzo-movie.
E magari anche qualche Snuff movie nel quale un "Non-Giovane" o una BeppiGucciari facciano la fine dei topi. Un pò come in Glamorama di Ellis, che per onore di cronaca sarebbe potuto diventare un capolavoro cinematografico.
Guarda a caso non italiano.
I film italiani invece, o forse dovremmo chiamarli alla romanesca, "filme", sono commedie dove i vari Siani si alternano ai suddetti Non-Giovani/Gucciari con scene dove il culmine della gag è l'esclamazione "DAI CAZZOO!" e dove immancabilmente nei finali, e a favore di un pubblico sempre meno esigente e sempre più lobotomizzato da Ruzzle, si cerca a tutti i costi una soluzione a "lacrimuccia", di modo che i cloni borghesi dei nongiovani e delle gucciari possano tornare a casa dicendo: "Bè, però è brava la Littizzetto, non sarà bella, MA È BRAVA.
Mal comune mezzo gaudio.
Muore Sansone con tutti i filistei. 
Dove sono i campli Flegrei?
Ma saranno fatti miei!
Ecco perchè quando mi propongono di andare al cinema a vedere un film italiano rispondo diplomaticamente che preferisco rimanere a casa a farmi una rassegna d'essai di gonzo movies.
E chi può darmi torto se a una Littizzetto o a una Gucciari preferisco un'Aletta Ocean o un'Elena Grimaldi?
Ecco là vedo emergere dalle nebbie del limbo un nuovo grande regista, ecco vedo il suo volto!
Ma è Gabriele Paolini, il profeta del condom!

Nella foto: "Lebellecose"

1 comment:

  1. Grande la Grimaldi!!! Cmq mi hai fatto venire voglia di scovare s esiste ancora qualche cinema a luci rosse..quelli con i tendoni di drappo rosso porpora pesantissimo, le poltroncine sgualcite e le locandine dei film old style. Sarebeb bello fiondarsi dentro una mattina o pomeriggio per tornare in un mondo che forse appartiene ormai di piu' all onirico. tu che fai? ci vieni??'

    ReplyDelete